La "Radice Viola" è una famosissima spezia diffusa un po' ovunque in marahan, sotto forma di numerosissime varietà: infatti per ogni albero può esistere una variante di radice viola.

Questo accade perché in effeti la radice viola vera e propria non esiste. Si tratta piuttosto di un microorganismo che, penetrando nelle radici, si lega ai tessuti per operare una sorta di simbiosi. Da un lato il microorganismo si nutre di parte dei sali assorbiti dalle radici; dall'altro distilla per la pianta una sostanza nutritiva che conferisce la tipica colorazione.

La sostanza prodotta dai microorganismi è una debole tossina dalle proprietà allucinogene e dal sapore molto intenso, vagamente dolciastro.

La radice viola viene impiegata principalmente nella distillazione di vari tipi di alcolici. In base al trattamento, è possibile realizzare sia bevande dal forte tenore alcoolico (grappa di radice viola) sia estratti dalle proprietà allucinogene (utilizzate spesso dagli sciamani arboreani).

In alcune zone le proprietà della radice viola vengono apprezzate non solo dagli uomini. Alcuni grandi animali, in particolare alci e cervi, sono soliti consumare occasionalmente piccole quantità di radice viola, che a lungo andare da' una tipica colorazione al muso dell'animale.

Non si conoscono le le esatte ragioni di questo comportamento, ma sembra plausibile l'ipotesi che ciò avvenga per stabilire un ordine gerarchico tra gli individui. Questa ipotesi verrebbe avvalorata dal fatto che l'individuo dominante dei branchi spesso non è il più anziano, ma quello il cui muso è distinto dalla colorazione violacea più intensa.